Descrizione
RIVISTA ARCHEOLOGICA COMENSE 200 (2018)
Il volume 200 segna una tappa importantissima per la nostra pubblicazione, edita pressoché ininterrottamente dal 1872, inizialmente con più fascicoli annuali, e poi con un volume unico annuale o pluriennale.
Il numero 200 si divide in due parti: una di studi vari, e una di studi riferiti alla chiesa di San Giacomo di Como, che è stata interessata da un intervento di scavo archeologico nel 2016.
BARBARA GRASSI, GRAZIA FACCHINETTI
Nuovi dati su Como romana e tardoantica dallo scavo dell’ex Teatro Cressoni
RIASSUNTO
Il rinvenimento di un cospicuo tesoro di solidi nel corso delle indagini archeologiche all’interno dell’ex Teatro Cressoni ha avuto vasta eco sulla stampa. Gli scavi hanno offerto un importante spaccato dell’evoluzione urbana di un settore centrale della citta` di Como evidenziando la presenza di resti di eta` romana a quote fin qui inattese.
SUMMARY
The finding of a substancial hoard of solidi during the archaeological investigation in the area of the Ex Teatro Cressoni had a vast resonance in the press. Excavations provided an important insight of the development of a central district of Como, highlighting the presence of Roman remains at unexpected depths.
ELISA MARTINELLI, LANFREDO CASTELLETTI, MARIA FRANCESCA FERRARIO, FRANZ LIVIO, ALESSANDRO MARIA MICHETTI
Archeologia e indagini stratigrafiche per la ricostruzione della linea di costa e delle aree portuali della Como romana
RIASSUNTO
Si presenta un’interpretazione ricostruttiva della linea di costa di Como durante l’eta` romana, nel periodo in cui erano attive le aree portuali segnalate nella letteratura archeologica. Si espongono nuovi dati geologici che hanno permesso di caratterizzare l’ambiente litoraneo grazie all’analisi di dati stratigrafici e sedimentologici, per individuare dove era collocata l’interfaccia tra lago e costa. E` stato quindi possibile delineare con maggiore completezza l’andamento della linea di costa e la configurazione del porto principale, collocato presso l’attuale Piazza Cacciatori delle Alpi.
SUMMARY
We present a reconstructive interpretation of the Como coastline during the Roman Period, when the harbor areas reported in the archaeological literature were active. We expose new geological data that have allowed characterizing the coastal environment thanks to the analysis of stratigraphic and sedimentological data, to identify where the interface between lake and coast was located. It has therefore been possible to delineate with greater completeness the course of the coastline and the configuration of the main harbor, located in the current Piazza Cacciatori delle Alpi.
STEFANIA JORIO
Dagli ultimi scavi alla valorizzazione dei resti archeologici della fortezza tardo romana di S. Maria (S. Siro)
RIASSUNTO
All’inizio degli anni 2000 sono state programmate delle indagini archeologiche nel recinto fortificato. Mentre la parte occidentale era stata compromessa da spianamenti, nella parte orientale sono stati portati in luce vari ambienti e corridoi a servizio della guarnigione, percio` e` stato possibile progettare una nuova valorizzazione, che ha previsto: opere architettoniche per contenere il terreno attorno ai nuovi ritrovamenti, il restauro degli stessi e dei perimetrali W ed E, una serie di pannelli illustrativi, in italiano ed inglese.
SUMMARY
At the beginning of the 2000s some archaeological investigations were planned in the fortified enclosure. While the western part was compromised by levelling, in the eastern part various rooms and corridors of the garrison came to light, so it was possible to plan a new improvement consisting in architectural works to contain the ground around the new findings, restoration of the same as well as of the western and eastern perimeter, a series of explanatory panels, in Italian and English
GABRIELLA TASSINARI
L’Iliade, un intaglio Marlborough e una gemma al Museo di Como
RIASSUNTO
Nella collezione glittica di Alfonso Garovaglio, conservata al Museo di Como, e` presente un intaglio non antico che raffigura Apollo tra un guerriero greco e un altro troiano che si rifugia dentro la citta` : una scena tratta dall’Iliade, spiegata in modo diverso dai vari studiosi. Questa gemma riproduce, con differenze, un famoso intaglio, elogiato, diffuso e discusso da secoli, la cui antichita` puo` esser sospetta. Nello studio si ricostruisce il complicato e problematico intreccio tra gemme antiche, non antiche, dubbie, copie e falsi.
SUMMARY
In the Alfonso Garovaglio’s collection of gems, now at the Como Museum, there is an intaglio, not ancient, that depicts Apollo between a Greek warrior and another Trojan, who takes refuge inside the city: a scene taken from the Iliad, explained differently by the various scholars. This gem reproduces, with differences, a famous intaglio, praised, widespread and discussed for centuries, whose antiquity may be suspect. The study reconstructs the complicated and problematic interweaving of ancient, not ancient, dubious, copies and fake gems.
FABIO CARMINATI, ANDREA MARIANI
Élites locali di area milanese nel secolo IX: Attone da Canimalo
RIASSUNTO
Questo studio riconsidera le informazioni disponibili su Attone da Canimalo, personaggio che compare – personalmente – in alcuni documenti del secolo IX e – indirettamente – in altri del X. Attone sembra una figura di rilievo, certamente parte di una e ´lite locale di area milanese, nello specifico della sua propaggine lariana, stimato dagli judices imperiali e in buoni rapporti con le autorita` religiose. La documentazione viene ripresa e meglio contestualizzata, mettendo in luce alcuni aspetti inediti.
SUMMARY
The purpose of this article is to reconsider the information available on Attone da Canimalo. He appears – personally – in some documents of the IX century and – indirectly – in others of the X century. Attone seems to be a prominent figure: part of local e ´lites of the Milanese area (specifically, of its extension towards the Lake Como), estimated by the imperial judges and in good relations with the religious authorities. The documentation is resumed and better contextualized, highlighting some new aspects.
SAN GIACOMO DI COMO TRA SCAVO E STORIA
a cura di FULVIA BUTTI
NICOLETTA CECCHINI, ACHILLINA GRANATA, SILVIO LORENZI
Gli scavi in piazza Grimoldi
RIASSUNTO
L’articolo riferisce degli scavi avvenuti nel 2016 in piazza Grimoldi a Como, in occasione della riqualificazione della piazza, diretti dalla Soprintendenza Archeologia della Lombardia. Gli approfondimenti hanno interessato una zona limitata, corrispondente all’antico pronao della chiesa medievale di San Giacomo, costituito da due torri quadrate, dotate di scale a chiocciola, e da un passaggio centrale. La successione delle fasi messe in luce dalle indagini ha consentito di individuare la frequentazione di epoca romana e tardoantica e in seguito l’edificazione della chiesa in epoca medievale. Già nel XIII secolo l’area del pronao risulta parzialmente in abbandono, tanto che fu utilizzata da privati anche per attività artigianali, come attestano scarichi di carbone nella torre sud. É testimoniata negli scavi anche la costruzione del muro pertinente alla Cittadella viscontea che chiuse la facciata della chiesa di San Giacomo e il suo abbattimento. Il degrado della chiesa, alla fine del Cinquecento, rese necessario l’abbattimento di alcune campate; il pronao diventò perciò una struttura indipendente, staccata dall’ edificio di culto e fu occupato nuovamente per scopi commerciali. Nell’area aperta ricavata dalla demolizione sono state individuate alcune sepolture. Il pronao fu abbattuto nel secolo scorso e nella piazza furono realizzati vari interventi anche in anni recenti.
SUMMARY
The article reports about the excavations in Grimoldi square in Como in 2016, on the occasion of the redevelopment of the square, under the direction of the Soprintendenza Archeologica della Lombardia. The investigations interested a limited area, corresponding to the pronaos of the medieval Church of St. Giacomo, consisting of two square towers, provided with winding staircases, and a central passage. The sequence of the periods brought to light by the investigation has allowed to single a Roman and Late Antiquity period and then the building of the church in Medieval Age. In 13th century the pronaos’ area appears already partially abandoned, so that it was used by private people for craft activities, as attested by coal wastes in the south tower. The excavations also witnessed the building of the wall of the Visconti citadel that closed the front of St. Giacomo’s church and its demolition. The decay of the church, at the end of the 16th century, made the demolition of some bays necessary; the pronaos became then an independent construction, separated from the cult building and used again for commercial purposes. In the open area obtained after the demolition some graves were found. The pronaos was demolished in the last century and in the square different works were made also in recent years.
FULVIA BUTTI
I materiali dallo scavo di Piazza Grimoldi
ROBERTO BUGINI, LUISA FOLLI
Frammenti lapidei di piazza Grimoldi: indagini petrografiche
RIASSUNTO
I reperti rinvenuti sono poco numerosi ed in cattivo stato di conservazione. Una buona parte di essi risale all’eta` romana (terra sigillata, ceramica comune, vetri, anfore, laterizi, qualche frammento metallico); le tessere di mosaico sono di provenienza locale (calcare non identificato e di Varenna), altri frammenti di pietra sono di importazione (marmi Fior di pesco, Rosso antico, Cipollino, Proconnesio) e locali (marmo di Musso, Macchiavecchia di Arzo e pietra ollare); si evidenziano inoltre alcune coti in pietra ed un frammento di mortaio in pietra di Saltrio. I restanti reperti vanno dal tardo Medioevo ai giorni nostri; nei materiali notevoli si distinguono alcuni frammenti di vetro e oggetti in bronzo tardomedievali, tra cui una lastrina con decorazione incisa ed un elemento decorativo; una buona parte appartiene ad elementi di mobili, e alla vita quotidiana (spilli, ditali, cucchiai, una fibbia in bronzo). Le tombe rinvenute dietro il pronao della chiesa di San Giacomo hanno restituito solo una fibbia in bronzo, che era indossata dal cadavere.
SUMMARY
The newly discovered finds are not numerous and were in a bad state of preservation. A significant number date back to Roman times (terra sigillata, common ceramic, glasses, amphorae, lateritious, some metallic fragments); mosaic tesserae are local (non identified limestone and Varenna), other stone fragments are imports (marbles Fior di pesco, Rosso antico, Cipollino, Proconnesio) or local (Musso marble, Macchiavecchia from Arzo and soapstone); also of interest are some whetstones and a fragment of a mortar in Saltrio stone.The remaining finds range from late Medieval times to nowadays; particularly remarkable are some glass fragments and some late Medieval bronze objects, among which is a plate with an engraved decoration and a decorative piece; a large part of the finds is represented by pieces of furniture and objects related to daily life (pins, thimbles, spoon, a bronze buckle).In the graves found behind the pronao of St. Giacomo’s church only a bronze buckle was discovered on a corpse.
DONATELLA DI CIACCIO
La ceramica da piazza Grimoldi tra Visconti ed età moderna
RIASSUNTO
Il contributo esamina le ceramiche tardo- e postmedievali provenienti da piazza Grimoldi a Como per un primo profilo di classi e tipologie presenti quale contributo alla comprensione della cultura materiale.
SUMMARY
This work considers late-and postmedieval ceramics coming from archeological excavation in piazza Grimoldi (Como) in order to define ceramics classes as a contribution for material culture comprehension.
GRAZIA FACCHINETTI
Le monete
RIASSUNTO
Le monete rinvenute sono 12 e poco leggibili perche´ molto deteriorate; vanno dal III al XIX secolo. Offrono poche informazioni, ma si evidenzia la presenza di monete coniate a Milano, sia romane che medievali; una moneta proviene dalla Svizzera.
SUMMARY The coins that were found are 12 and scarcely readable for being too much deteriorated; they range from 3rd to 19th century. They give poor information but evidence the presence of coins minted in Milan, both roman and medieval; one coin comes from Switzerland.
ANNY MATTUCCI, LEONARDO LAMANNA
Analisi dei resti umani rinvenuti in quattro sepolture
RIASSUNTO
L’analisi antropologica dei resti scheletrici di quattro inumati di eta` moderna rinvenuti in piazza Grimoldi a Como fornisce informazioni su sesso, eta` e stato di salute degli individui. Le buone condizioni dentarie e la robustezza degli arti indicano un discreto livello dell’alimentazione; l’individuo di t. 2 mostra segni scheletrici comunemente ricondotti nella letteratura scientifica alla pratica equestre, mentre l’inumato di t. 4 presenta un raro caso di frattura simmetrica delle scapole, probabilmente dovuta a un trauma da caduta.
SUMMARY
Osteological data from four individuals excavated at piazza Grimoldi (Como), dated to the modern age, provide us with information about sex, age at death and health conditions of the specimens. Status of teeth and robusticity of upper and lower limbs indicate an adequate dietary intake for all four specimens. Individual from burial n.2 shows skeletal markers that have commonly been linked to horseback riding; a rare case of symmetrical scapular fracture has been observed on individual from burial n. 4.
SILVIA DI MARTINO, PAOLO ANDREATTA
Analisi archeozoologiche
RIASSUNTO
Il materiale archeozoologico rinvenuto nello scavo di Piazza Grimoldi a Como e` costituito da 163 elementi scheletrici provenienti da 17 differenti unita` stratigrafiche appartenenti a diversi periodi storici: periodo romano, tardo Medioevo, XV-XVI sec., epoca moderna. Questo aspetto, pur rendendo difficoltoso un lavoro di sintesi, consente di ottenere comunque una serie di indicazioni utili al fine di comprendere l’ambito di rinvenimento. Il campione zoologico e` composto da mammiferi, da uccelli galliformi e da molluschi acquatici, rappresentati dal genere Unio. Su alcuni resti di mammiferi sono state riscontrate tracce di macellazione, sia per sfruttamento carneo sia per probabili successivi usi manifatturieri.
SUMMARY
The archaeozoological material found in the excavation of Piazza Grimoldi in Como consists of 163 skeletal elements from 17 different stratigraphic units belonging to different historical periods: Roman period, late Middle Ages, XV-XVI sec., modern era. This aspect, while making a synthesis work difficult, makes it possible to obtain a series of useful indications in order to understand the area of discovery. The zoological sample is composed of mammals, galliform birds and aquatic molluscs, represented by the genus Unio. On some remains of mammals traces of slaughter have been found, both for meat exploitation and for probable subsequent manufacturing uses.
MAURO ROTTOLI
Lembi di tessuto e cuoio su alcuni oggetti metallici
RIASSUNTO
Il breve contributo presenta i risultati delle analisi eseguite su alcuni frammenti di tessuto e cuoio rinvenuti in rapporto ad alcuni reperti metallici in bronzo e ferro del XIII-XVI secolo, recuperati da due tombe e uno strato dello scavo di Piazza Grimoldi a Como. I frammenti tessili, in lana e in una fibra vegetale (probabilmente lino), sembrano far parte di semplici abiti, verosimilmente di produzione locale.
SUMMARY
We present the results of the analyses carried out on some mineralized fragments of fabric and leather from the Piazza Grimoldi excavation in Como. The organic materials are connected to bronze and iron artifacts found in two burials and in an archaeological layer (13th-16th century AD). The textile fragments, in wool and in a vegetable fiber (perhaps linen), are probably part of simple and local production clothes.
LIVIA FASOLA
Ancora ipotesi e qualche notizia sulla Chiesa di S. Giacomo (fino all’inizio del Trecento)
RIASSUNTO
Per la chiesa di S. Giacomo a Como si analizza il contesto politico da cui nacquero la singolare facciata con due torri, l’antica dedicazione a san Maurizio e (verso la meta` del sec. XII) la nuova dedicazione a san Giacomo. Almeno dalla seconda meta` del sec. XII la chiesa fu usata anche per riunioni di natura civile, e parti del suo atrium furono concesse a privati anche per attivita` artigianali.
SUMMARY
Concerning Como’s Saint James’s Church, the paper analyzes the political context that gave birth to the peculiar fac¸ ade with two towers, to the ancient dedication to Saint Maurice and (towards the mid 1100s) to the new dedication to Saint James. Starting from at least the second half of the 12th century, the Church was also used for civilian meetings, and parts of its atrium were granted to private individuals for crafts activities.
ELISABETTA CANOBBIO
San Giacomo, chiesa della comunità: note sui secoli XII-XVI
RIASSUNTO
Il saggio delinea il rilievo che nel XV secolo San Giacomo ebbe nell’organizzazione dei servizi religiosi della circoscrizione parrocchiale, ma anche per individui e famiglie che al tempio indirizzarono investimenti di varia natura ed entita` . All’inizio del Cinquecento tuttavia la chiesa risentì dell’attrazione che altri enti della citta` esercitavano sulle opzioni devozionali dei Comaschi: ormai divenute insufficienti le risorse necessarie al restauro dell’edificio, i vicini ne avviarono la parziale demolizione, insieme al riassetto dello spazio antistante.
SUMMARY
The essay focuses on the importance which St. James had in the 15th century for religious services in the parish as well as for individuals and families who dedicated it various kinds of investments. At the beginning of the 16th century, however, the church suffered from the appeal held by other institutions on the piety of Comaschi: since the resources for restoration became insufficient, the vicini started its partial demolition, together with the reorganization of the space in front of it.
LUIGI CARLO SCHIAVI
«Como possiede un’altra bella chiesa lombarda» La basilica di San Giacomo tra storia e recupero
RIASSUNTO
La basilica di San Giacomo di Como, mutilata alla fine del XVI secolo del corpo longitudinale di navata, è stata negli ultimi decenni oggetto di studio per il suo ruolo nella complessa articolazione delle cattedrali, molto meno per i suoi caratteri architettonici. Gli scavi del 2016, che hanno consentito il recupero della facciata della chiesa, distrutta nel 1926, permettendo di sciogliere dubbi sulla sua antica conformazione, hanno suggerito di riesaminare la parte orientale della basilica. Le indagini hanno portato novità di rilievo, ad esempio sull’antico sistema di copertura a volta, e hanno permesso di migliorare la nostra comprensione dei caratteri culturali di questa fase del romanico comasco.
SUMMARY
The basilica of San Giacomo in Como – whose longitudinal body of the nave has been mutilated in the late 16th Century – was the subject matter of many studies in these last decades, more for the role it played in the complex articulation of the cathedrals than for its very architectural features. The 2016 excavations gave us the opportunity of recovering the facade – lost since 1926 – and removing many doubts about the early structure, with that leading to the need of re-examining the east section of the basilica. The investigation revealed many relevant news – such as the original vault ceiling system – which can finally enhance our understanding of the cultural features of this phase of Romanesque architecture of Como.
ALBERTO ROVI
L’apparato decorativo nella basilica di San Giacomo in Como
RIASSUNTO
L’apparato decorativo medievale della basilica di S. Giacomo in Como e` andato perduto nella parziale demolizione della chiesa. I moderni restauri (1970) hanno malauguratamente privato le pareti absidali delle loro pitture. Per fortuna affreschi gotici stanno affiorando dallo scialbo dell’absidiola settentrionale. Attualmente si conservano nella chiesa di S. Giacomo anche alcuni dipinti e sculture lignee databili tra il XVII e il XVIII secolo. Sussistono pero` problemi di umidita` che affligge le pitture esistenti e i marmi. Si stanno saggiando tecniche appropriate alla soluzione del problema. In questa prospettiva sarebbe auspicabile esaminare gli intonaci delle navate minori, che potrebbero restituire antichi affreschi. Nell’ambito del presente studio, la pala d’altare con S. Carlo Borromeo invocato dagli appestati (tempera? su tela, circa 1611), caduta in un piu` che secolare oblio, e` stata identificata nei depositi della Pinacoteca Civica di Como. Il dipinto, molto ammalorato, merita un accurato restauro.
SUMMARY
The medieval decorations of St. Giacomo’s church in Como were lost because of the partial demolition of the great Romanesque church. The modern restoration (1970) has regrettably deprived the wall of the main apse of its pictures. Fortunately gothic frescos still appear on the surface of the northern apse. Actually also some paintings and wooden sculptures, realized between the seventeenth and the eighteenth centuries, are preserved in St. Giacomo’s church. However problems of humidity badly affect the remaining paintings and murbles. In order to solve this problem, proper tecniques must be considered. In this way, it would be possible to examine the plasters of the aisles, possibly bringing to light ancient frescos. Finally the altar-piece ‘‘St. Carlo Borromeo prayed by plague-striken people’’ (tempera? on canvas, about 1611) has been re-discovered only recently (it was forgotten for over a century until the present analysis), being identified in the PinacotecaCivica of Como. This damaged picture needs a careful restoration.
DAMIANO IACOBONE
La cittadella viscontea di Como
RIASSUNTO
A partire da recenti rinvenimenti archeologici in piazza Grimoldi, anche della muratura viscontea che costituiva la cittadella, e` stato opportuno ricostruire gli studi e i rinvenimenti dagli anni ’70 del XX secolo, che hanno contestualmente portato ad un’ipotesi ricostruttiva complessiva della cittadella, resa complessa dall’inclusione al suo interno di alcuni tra i principali edifici pubblici della citta` , sino alla sua demolizione alla fine del dominio visconteo, anch’essa confermata dagli scavi del 2016.
SUMMARY
Some archaeological remains, such as a wall discovered in 2016, let us analyse with new elements the urban fortress of the citadel, realized by the Visconti in 1335 to establish their power in the city of Como, such as in many other cities of Lombardy. It has been important to read again and with much care essays and studies realized in the Seventies, also due to other archaeological discoveries, so that now we have a better idea of which was its perimeter and its complexity, especially in relationship with other important buildings of the city.
RITA PELLEGRINI
Orefici in San Giacomo tra il 1439 e il 1628
RIASSUNTO
In passato gli orefici di Como si stabilirono prevalentemente nel territorio della parrocchia di S. Giacomo e, in modo particolare, nella ‘‘contrata Sanzellariorum’’ o anche ‘‘contrata aurificum’’. Nell’articolo vengono proposte alcune notizie biografiche sugli orefici che tra il 1439 e il 1628 operarono o almeno risiedettero in S. Giacomo. Lo studio viene completato con alcune note relative ad altri orefici che in quel periodo risiedettero nel territorio di altre parrocchie e/o furono attivi fuori S. Giacomo
SUMMARY
In the past the goldsmiths of Como mainly resided in the St. Giacomo’s parish and especially in the ‘‘contrata Sanzellariorum’’ or ‘‘contrata aurificum’’. This paper presents some biographical informations about the goldsmiths working or almost residing in St. Giacomo between 1439 and 1628. The study is completed with some notes regarding other goldsmiths which in the same period resided in other parrishes and/or operated outside S. Giacomo.
FABIO CANI
Piazza Grimoldi: archeologia della percezione
RIASSUNTO
Nel corso dei secoli l’area intorno alla chiesa di San Giacomo, cioè la principale area monumentale della città di Como, estesa dal palazzo vescovile fino alla cattedrale, ha subìto numerose modifiche, non solo dal punto di vista urbanistico e funzionale, ma anche da quello della percezione sociale. In questo contributo si ricostruiscono le principali trasformazioni della zona, seguendo il suo sviluppo cronologico al contrario, procedendo quindi dalla situazione attuale all’indietro, in modo da indagare i differenti problemi dalla condizione meglio conosciuta e documentata a quelle più complesse e incerte, fino all’insediamento del gruppo episcopale all’inizio dell’XI secolo.
SUMMARY
During the past centuries the area around the church of San Giacomo, that is the main monumental area of the city of Como, extended from the bishop’s palace to the cathedral, has undergone many changes, not only from an urban and functional point of view, but also from that of social perception. In this contribution the main transformations of the area are reconstructed following its contrary chronological development, proceeding therefore from the current situation backwards, in order to investigate the different problems from the best known and documented condition to the most complex and uncertain ones, up to the foundation of the episcopal group at the beginning of the 11th century.
FULVIA BUTTI
San Giacomo: per una sintesi
RIASSUNTO
L’articolo delinea in sintesi la storia della chiesa di San Giacomo di cui le tappe fondamentali sono:
seconda metà XI secolo = edificazione della chiesa
1335 = la chiesa è chiusa nella cittadella viscontea
1447 = la cittadella viscontea viene abbattuta
1585 = la chiesa è molto rovinata e vengono abbattute le prime sei campate; il pronao resta indipendente dalla chiesa ed è occupato da privati; vicino sono costruite alcune tombe
1657 = inizia la ristrutturazione di San Giacomo
1926 = il pronao viene abbattuto
2016 = Scavi archeologici della Soprintendenza in occasione del riallestimento della Piazza Grimoldi
SUMMARY
This article outlines a synthesis of San Giacomo’s church whose main stages are:
Second half of 11th century = building of the church
1335 = the church is enclosed within the Visconti citadel
1447 = the Visconti citadel is pulled down
1585 = the church is in very bad conditions and the first six bays are pulled down; the pronaos remains by itself and is occupied by private people; around it some graves are built 1657 = the renovation of San Giacomo’s church starts
1926 = the pronaos is pulled down
2016 = archaeological excavationsby theSoprintendenza on the occasion of the reorganization of PiazzaGrimoldi.
VALENTINA MINOSI
Pensare lo spazio pubblico. Il caso di piazza Grimoldi
RIASSUNTO
L’autrice, a completamento degli studi sulla storia della chiesa di San Giacomo in Como, riferisce riguardo alle fasi del concorso di progettazione ed alla riqualificazione di Piazza Grimoldi (2014-2015), con l’obbiettivo di spiegare il ruolo della Soprintendenza e le problematiche connesse ad interventi in un centro storico cittadino.
SUMMARY
In this paper, in order to complete the discussion about the history of the Church of San Giacomo in the city of Como, the author explains the phases of the design competition and of the construction of Piazza Grimoldi (20142015). The goal is to display the role of the Soprintendenza (a governmental institute for the protection of cultural heritage) and the critical issues concerning interventions on the historical city centre.
STEFANO SENECA
Il progetto di piazza G. Grimoldi