Descrizione
Indice:
Atti dal convegno “Luoghi, Funzioni, Trasformazioni tra Tardoantico e Primo Medioevo nel territorio dell’antica Provincia e Diocesi di Como”, Como 24-25 ottobre 2014
Roberta Flaminio, Il mosaico di via Perti a Como
RIASSUNTO
Il contributo riguarda il mosaico che è venuto alla luce in via Perti a Como agli inizi del secolo scorso. Il pavimento musivo viene considerato tenendo conto sia dei suoi aspetti stilistici, sia delle implicazioni di carattere iconografico. Una datazione verso la seconda metà/fine del V secolo è qui proposta tenendo conto della concezione compositiva della parte con decoro geometrico e dei confronti che riguardano il riquadro figurato.
SUMMARY
The article focuses on the mosaic that was discovered in Via Perti in Como at the beginning of last century. The mosaic floor is considered here by analyzing both its stylistical aspects and its different iconographic interpretations. A date in the 2nd half /end of the Fifth century is likely, as suggested by the way of conceiving the organization of the geometric grid; comparisons referring to the figurative panel could also confirm this chronology.
STEFANIA JORIO, Le sepolture altomedievali nell’area delle terme di Como
RIASSUNTO
Di poco all’esterno del lato orientale delle mura cittadine, nell’area occupata in età imperiale romana da un edificio termale, si insediò in età altomedievale una necropoli, di cui sono giunte a noi solo 10 sepolture, tutte a inumazione. La tipologia di alcuni accessori del vestiario presenti in due tombe, entrambe alla cappuccina e di soggetti adulti, suggerisce di attribuirle ad individui di etnia gota, sepolti attorno alla metà del VI sec. d.C.
SUMMARY
Just outside the eastern side of the city walls, an early medieval necropolis was found in an area once occupied by an Imperial Roman bath. Only ten inhumation burials were discovered. Clothing ornaments found in two tombs ‘‘alla cappuccina’’ suggest that the individuals were Goths buried around the middle of the sixth century A.D.
MARCO SANNAZARO, Ceti sociali a Como nella produzione epigrafica di V e VI secolo
RIASSUNTO
Il consistente patrimonio epigrafico paleocristiano restituito da Como e dal suo territorio offre l’opportunità di riconoscere alcune componenti sociali significative. Ci si sofferma in particolare sulle testimonianze riconducibili a individui di rango senatorio, attestate dal IV secolo all’età gota, espressione di un’è lite sociale residente in città e presumibilmente in grado di influire positivamente sulla realtà locale.
SUMMARY
The important early Christian epigraphic patrimony found in Como and its territory gives the opportunity to recognize some significant social aspects. A particular attention is given to evidences referable to persons of senatorial rank, attested from the 4th century to the Goth period, that suggest a social elite residing in town that was probably able to influence positively the local reality.
FULVIA BUTTI RONCHETTI, Diluvi ed esondazioni a Como in età romana
RIASSUNTO
L’articolo prende in considerazione alcune alluvioni avvenute in epoca romana e tardoantica: seconda metà del II sec. d.C., inizi del V secolo ed inizi del VI. Viene compilata una tabella che raccoglie le quote di profondità di alcuni rinvenimenti urbani.
SUMMARY
The article takes into consideration some floods in Roman times and late Antiquity: second half of 2nd century A.D., early 5th century and early 6th century. A table shows the depths at which some urban finds were discovered.
ANDREA SPIRITI, I maestri Commacini/Comacini fra V e VI secolo: problemi e certezze
RIASSUNTO
Le origini dei maestri commacini/comacini, e in particolare il loro ruolo nel passaggio dal tardoantico all’altomedioevo, vengono esaminate alla luce delle caratteristiche di gestione della ditta e del cantiere che saranno proprie del loro successivo sviluppo, della documentazione giuridica e contrattuale. Particolare attenzione viene prestata all’età gota (con un’ipotesi per il mausoleo di Teodorico di Ravenna e per il ruolo dell’enigmatico maestro Aloioso) e bizantina (l’inedita chiesa di Bollate).
SUMMARY
The origins of the Comacine masters, and particularly their role in the transition from late antiquity to early Middle Ages, are considered in the light of company’s and building yard’s management characteristics that will be typical of their subsequent development, and in the light of juridical and contractual documentation. Particular attention is given to the Goth age (with a hypothesis regarding the Theodoric Mausoleum in Ravenna and the role of the enigmatic master Aloisio) and the Byzantine age (the unpublished church at Bollate).
BARBARA GRASSI – ROBERTO MELLA PARIANI, Recenti indagini in edifici di culto e presidi militari d’area varesina tra V e VIII secolo
RIASSUNTO
Una puntuale rassegna (escludendo le grandi aree insediative, oggetto di più complete trattazioni monografiche) dei siti, che a est del Verbano hanno restituito nell’ultimo ventennio evidenze archeologiche di V-VIII secolo, contestualizza le due recenti indagini del S. Eusebio a Azzio e della cripta di S. Maria del Monte sopra Varese.
SUMMARY
An accurate review (excluding the large settlement areas that are object of more complete monographic studies) of the sites east of Verbano, where during the last twenty years came to light archaeological evidences of the 5th-8th century, contextualises the two recent researches at S. Eusebio’s at Azzio and in the crypt of S. Maria del Monte over Varese, still being carried out.
GRAZIA FACCHINETTI, Tracce di tarda antichità ad Arsago Seprio
RIASSUNTO
Le tracce di età tardo antica di Arsago Seprio, esaminate in rapporto con i dati sull’abitato di eta` romana, suggeriscono un possibile mutamento della struttura dell’insediamento. Uno dei nuovi punti focali potrebbe essere identificato con l’area di S. Vittore anche se allo stato attuale delle ricerche non sembra possibile affermare che l’edificio di culto abbia avuto origine fra V e VI secolo d.C.
SUMMARY
The traces of the late antique period at Arsago Seprio, studied in relation with the data referring to the roman inhabited area, suggest a possible change in the structure of the place. One of the new focal points could be identified with S. Vittore’s area although present researches cannot state that the cult building originated between the 5th and the 6th century AD.
PAOLA MARINA DE MARCHI, La necropoli ‘‘longobarda’’ di Arsago Seprio: le strutture funerarie
RIASSUNTO
La necropoli di Arsago Seprio è stata scavata solo in parte; contiene bare in legno e si distingue per tombe con coperture monumentali litiche, che conservano oggetti simbolici di status. Consente di capire gli sviluppi socioculturali delle classi dirigenti ‘‘barbare’’ cristianizzate d’Occidente, nel VII secolo.
SUMMARY
The necropolis of Arsago Seprio has been excavated only partially: there were found wooden coffins and it stands out for graves with monumental stone covers, containing status symbol artefacts. These data are sufficient to understand the social and cultural evolution of Germanic Christianized aristocracy that lived in the 7th century BC.
ISABELLA NOBILE DE AGOSTINI, Lo scavo della cisterna altomedievale di Laino
RIASSUNTO
Uno degli ambienti più interessanti del castrum altomedievale di Laino – S. Vittore è la cisterna (Ambiente 3). La struttura (misure interne m 3,80 [1] 8,20) e` conservata per una profondità massima di 1,80 m; è costruita con una certa accuratezza, tagliando anche la roccia di base, ed era rivestita internamente di cocciopesto, ancora presente in alcuni punti. Una volta cessata la sua funzione, all’interno del suo perimetro fu edificata un’altra modesta costruzione.
SUMMARY
One of the most interesting spaces in the early medieval castrum at Laino-S. Vittore is the cistern (Space 3). The construction (inner measurement m. 3,80 [1] 8,20) is preserved for a maximum depth of m. 1,80; it is built with some accuracy, cutting also the rock at the bottom, and the inside was covered with opus signinum still visible in some points. Once its function was ceased, inside its perimeter a modest building was built.
ERMANNO A. ARSLAN, Romani, Ostrogoti e Bizantini a Laino e le loro monete
RIASSUNTO
Vengono presentate monete di II, III, IV e VI secolo, e vengono inserite nel quadro delle altre monete dello stesso periodo rinvenute nel territorio, e nel momento storico.
SUMMARY
Presentation of coins of 2nd, 3rd, 4th and 6th century which are included in the context of the other coins of the same period found in the territory, in the same historical moment.
PAOLO DE VINGO, Modelli insediativi e infrastrutture viarie in Valtellina e Valchiavenna tra tardoantico e Medioevo (VI-XII secolo)
RIASSUNTO
In età romana la Valtellina e la Valchiavenna evidenziano snodi viari di particolare importanza commerciale e aree di fondamentale valore strategico. Nei secoli altomedievali la situazione é poco diversa da quella precedente; solo con il secolo XI famiglie di proprietari locali o di immigrati lombardi considerano le due valli anche come ambiti di investimento economico, di sfruttamento delle risorse agricole e di quelle boschive. Con le medesime finalità compaiono anche enti ecclesiastici (come gli episcopati di Pavia, Lodi, Bergamo e Milano, ed i monasteri importanti di S. Ambrogio di Milano e S. Pietro in Ciel d’Oro di Pavia). Con il XII secolo i documenti testimoniano nuove forme insediative civili e militari, dove risulta egemone il vescovo di Como, attraverso sia istituzioni ecclesiastiche lariane, sia famiglie aristocratiche che diventano ed agiscono come suoi plenipotenziari territoriali.
SUMMARY
In the Roman era, the Valtellina and Valchiavenna valleys boasted highly strategic areas as well as roadways particularly important for trade. In the early Middle Ages the situation is not so different from the previous period; it was not until the 11th century that local landowning families and Lombard immigrants considered the two valleys worthy of financial investments and exploitation of agricultural and forest resources. Religious organizations such as the episcopates of Pavia, Lodi, Bergamo and Milan, and important monasteries such as those of Sant’Ambrogio (Milan) and San Pietro in Ciel d’Oro (Pavia) also appeared with the same objective. Written documents from the 12th century testify the development of new forms of civic and military settlements, in which the leading role was played by the bishop of Como, either through local religious institutions or indirectly through aristocratic families who became his territorial plenipotentiaries.
AIXA ANDREETTA, I cimiteri altomedievali a sud delle Alpi Svizzere: topografia funeraria e organizzazione. I primi dati antropologici
RIASSUNTO
Presentiamo i primi risultati dell’analisi antropologica di15 aree funerarie (V al XII sec.), associate o meno ad edifici di culto esistenti o distrutti, situate al sud della alpi svizzere (Canton Ticino e Mesolcina) e scavate negli ultimi 40 anni.
SUMMARY
We present the first results of the anthropological analyses of 15 medieval funerary areas (from 5th to 12th century AD), connected or not to existing or destroyed cult buildings, located south of the Swiss Alps (Canton Ticino and Mesolcina) and excavated during the last 40 years.
MARIA LETIZIA CASATI , Scultura medievale per l’arredo liturgico a Como. Note a margine del catalogo
RIASSUNTO
A distanza di qualche mese dalla pubblicazione del catalogo ‘‘Scultura medievale per l’arredo liturgico a Como’’, il contributo espone le ragioni della necessità di far precedere lo studio di questo settore dal rilievo grafico, e si sofferma su alcune questioni rimaste aperte per la povertà dei riferimenti documentari, quali la datazione, le botteghe e la committenza delle lastre.
SUMMARY
A few months after the publication of the catalogue ‘‘Scultura medievale per l’arredo liturgico a Como’’, this article explains the reasons why it is necessary to start the study of this matter with a graphic relief, and deals with some questions still open due to shortage of documentary references, such as dates, workshops and purchasers of the slates.
Altri contributi
MARCO BIRAGHI, Bulgarograsso e l’Abbazia cistercense dell’Acquafredda di Lenno: le tracce materiali della Grancia
RIASSUNTO
Vengono presentate le ricerche preliminari riguardanti il complesso architettonico in località Cascina S. Anna nel territorio di Bulgarograsso (Co). La lettura stratigrafica degli alzati, correlata ad una breve ricerca d’archivio, ha permesso di identificare la presenza di strutture di età medievale relazionabili alla grangia cistercense dell’Abbazia dell’Acquafredda di Lenno.
SUMMARY
The article presents the preliminary researches concerning the architectural complex situated at Cascina S. Anna in the territory of Bulgarograsso (Co). The stratigraphic reading of the elevation, correlated with a short archive research, has allowed to identify the presence of medieval structures that can be related to the Cistercian “grangia” of the Abbazia dell’Acquafredda at Lenno.
ANDREA MARIANI, Nuovi studi riguardo gli elementi difensivi nel territorio brianteo fra X e XIII secolo
RIASSUNTO
Oggi il paesaggio che si presenta quotidianamente agli occhi di chi abita in Brianza difficilmente può richiamargli alla mente la lunga storia dei luoghi in cui vive; se in molte parti d’Italia la storia si fa notare prepotentemente, in Brianza, ormai in parte coperta di capannoni e villette, il passato va piuttosto cercato intenzionalmente perché possa divenirci visibile. La Brianza medioevale risulta essere una realtà costellata da molti elementi difensivi, di cui oltre un centinaio di castra. In questo studio, per la prima volta, viene preso in considerazione tutto l’areale brianzolo.
SUMMARY
Today the landscape that presents itself every day in the eyes of those who live in Brianza can hardly reminding the long history of such places; if in many parts of Italy the story stands out strongly, in Brianza, now partly covered with sheds and new houses, the past must be intentionally researched to be clearly visible. The Brianza in Middle Age turns out to be a reality dotted with many defensive elements, including more than a hundred castra. In this study, for the first time, it is taken into account the whole Brianza territory.
Recensioni
Alberto Rovi, Scultura medievale per l’arredo liturgico a Como, a cura di Maria Letizia Casati
Verbale dell’Assemblea Generale della Società Archeologica Comense del 2015