La Valle Intelvi rappresenta un importante passaggio trasversale, rispetto alla direttiva Nord-Sud rappresentata dal lago di Como.
Le viabilità storica può ricostruirsi con un approccio multidisciplinare, tenendo conto che ha subito numerose variazioni nel corso dei secoli.
Dopo una succinta esposizione delle fonti utilizzate, mi limiterò a descrivere brevemente tre itinerari citati negli statuti medievali di Como e che interessano la Valle Intelvi.
Indice contenuti
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- La Strada della valle di Muggio
- Strada della Valmara
- La Via “della Valle Intelvi” (Argegno-Osteno)
- Conclusioni
La strada della valle di Muggio
Nominata nel Volumen magnum, partiva da Chiasso e raggiungeva la Valle Intelvi, passando per una “pessina” posta tra Muggio e Casasco.
Potrebbe trattarsi dell’Alpe di Pessina (citata nel 1583), da identificarsi o con l’Alpe della Bolla presso il Bonello, o con la “bolla” (pozza d’acqua) di Ermogna (Cerano).Secondo Pierino Boselli, nella toponomastica lombarda “pessina” significa anche: “luogo dove si abbeverano gli animali”.
La strada della valle di Muggio costituisce un ingresso antichissimo alla Valle Intelvi. In epoca preromana gli accessi di Argegno e Osteno erano proibitivi, in assenza di strade e valida navigazione.
Questo itinerario fu importante anche nell’Alto Medioevo, visti i ritrovamenti archeologici di Morbio e Castel S.Pietro.
Strada della Valmara
Nominata nel Volumen magnum, passava per Arogno e conduceva a Lanzo d’Intelvi. Sopra ad Arogno, presso l’oratorio di S.Vitale (documentato tra il 781 e l’810 AD) incontrava l’antica via che saliva da Campione. Anche l’ingresso alla Valle Intelvi, attraverso la Valmara, è abbastanza antico.
Le sponde del Ceresio tra Capolago e Melano non sono impervie, quindi sono percorribili anche in assenza di strade.
Non per nulla nelle vicinanze, tra Rovio e Arogno, si rinvenne una necropoli del Età del Bronzo Recente.
La via “della Valle Intelvi” (Argegno-Osteno)
Nominata nel Volumen magnum, era la principale strada intelvese. Tutti i comuni della valle dovevano contribuire alla sua manutenzione.
L’antico tracciato, attraversato il ponte medievale di Argegno (rimaneggiato), transitando presso le chiese di San Sisinnio (Muronico), dei SS.Pietro e Paolo (Dizzasco), e l’antica plebana di S.Stefano (Castiglione). Passando per l’oratorio di S.Rocco e superato lo spartiacque, il percorso scendeva a Laino.
Superata la chiesa di S.Lorenzo (romanica rimaneggiata), e l’oratorio di S.Vittore (presso un castrum del VI secolo, indagato archeologicamente dal Museo di Como), il tracciato raggiungeva Claino e Osteno sul Ceresio, Queste ultime località appartenevano anticamente alla diocesi di Milano.
Viabilità storica della Valle Intelvi: conclusioni
Nonostante l’inesorabile avanzata del cemento e del bosco, in Valle Intelvi sono ancora individuabili lunghi tratti di viabilità storica.
I percorsi sono utilizzabili per piacevoli passeggiate naturalistiche e culturali, con visita a siti archeologici (Erbonne, Laino, Pellio, Caslé di Ramponio) e alle innumerevoli chiese e oratori ricchissimi di pregevoli opere lasciate dai maestri intelvesi.
Di Marco Lazzati
Link e riferimenti:
M. Lazzati, Viabilità storica intelvese, con ricca bibliografia.
- Mappe IGM “storiche” (1887-1888).
- Cartine del Catasto Lombardo Veneto (1859-1861).
- Mappe di Pietro Neurone (Carta del Luganese e del Mendrisiotto, 1780).
- Piante del Catasto Teresiano (1722-1723).
- Progetti stradali (archivi comunali).
- Statuti di Como (Volumen magnum) del 1335.
- Capisaldi religiosi (chiese e cappelle).
- Tracce di vecchi ponti e di antiche sedi viarie.