L’ultimo volume della Rivista Archeologica si apre con un corposo articolo a più mani riguardante la villa romana di Via Zezio.
Se tutti conoscono il cosiddetto “portico”, protetto da una tettoia, visibile sopra l’asilo comunale, probabilmente non sono note a tutti le tristi vicende concernenti la prestigiosa residenza. Risalgono, infatti, a cinquant’anni fa i lavori pubblici che intercettarono le strutture antiche e, incredibile a dirsi, le distrussero nella quasi totalità.
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