Mostra archeologica
RI-trovamenti
7000 anni di storia comense
2 dicembre 2022 – 16 aprile 2023
Sala espositiva di San Pietro in Atrio
Via Odescalchi – COMO
Orario apertura:
martedì – domenica ore 10,00 – 18,00
(chiusa il lunedì)
Ingressi
Intero € 5,00
Ridotto € 3,00
per gruppi (minimo 15 persone), ragazzi 6-18 anni, over 70 e Soci Società Archeologica Comense
Accesso gratuito
bambini under 6, disabili con un accompagnatore, un insegnante ogni 15 studenti, soci ICOM, Card Musei Lombardia, giornalisti e guide turistiche con tesserino
Family pass € 12,00 due adulti e due ragazzi (6-18 anni)
Biglietto cumulativo € 8
comprendente mostra e Pinacoteca Civica o Tempo Voltiano
Visite guidate per scuole, associazioni e gruppi
(minimo 15 persone)
Ingresso ridotto € 3,00 a persona più € 70,00 a visita
Prenotazione obbligatoria, inviando una mail a [email protected] ed allegando il modulo scaricabile dal sito www.archeologicacomo.com
Per Info: Società Archeologica Comense, tel. 031.269022 dal martedì al giovedì dalle ore 9,30 alle 12,30
Catalogo (112 pagine a colori): prezzo in mostra € 10,00
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La mostra intende presentare al pubblico il frutto degli scavi e delle ricerche promossi negli ultimi anni a Como e nel suo territorio, notoriamente assai ricco di testimonianze dell’Antico. Se da una parte gli scavi, eseguiti per ragioni di tutela a controllo dei cantieri per opere pubbliche e private, hanno portato moltissime novità di rilievo, dall’altra la capillare revisione dei reperti provenienti da vecchie indagini archeologiche ha permesso la rilettura di contesti già noti, alla luce delle moderne metodologie di studio.
Non si può considerare il lavoro degli archeologi limitato alle azioni fondamentali di scavo, catalogazione ed edizione scientifica dei dati, ma questo deve essere coronato dalla presentazione dei risultati della ricerca a un pubblico eterogeneo e non necessariamente specialistico, attraverso un linguaggio accessibile. Arduo è ricostruire la Storia tramite l’indagine di singoli contesti quasi mai indagati in estensione; nonostante la frammentarietà dei rinvenimenti si cerca di ricostruire un quadro dai lineamenti via via più dettagliati. Un’immagine dello scavo di Cremia fissa il momento in cui le mani dell’archeologo offrono alla vista un reperto splendidamente intatto e restituisce l’emozione della scoperta. L’oggetto da reperto di valore diventa, attraverso la comprensione del suo contesto, nuovo strumento di conoscenza. Se non si può negare che al risultato di ogni scavo concorra una certa dose di casualità e di “fortuna”, la mostra si propone di mettere in evidenza come il progresso del nostro sapere derivi dal sommarsi dell’impegno costante sul territorio, attraverso il controllo archeologico dei cantieri e gli scavi preventivi, con la competenza e la passione di tutti coloro che si dedicano a far rivivere le testimonianze materiali anche meno appariscenti. La tutela, dovere istituzionale della Soprintendenza, viene esercitata anche grazie alla collaborazione con gli Enti locali, i Comuni in primis, mediante la stesura dei piani urbanistici che regolano le attività sul territorio.
Importantissima è anche la partecipazione dei cittadini, attraverso le segnalazioni, e delle organizzazioni culturali che operano nella nostra provincia con una capillare attenzione all’archeologia. Il passato si svela grazie alla scoperta di importanti siti che costellano il territorio e fanno trapelare la ricchezza della sua storia: da Anzano del Parco frequentato da 7000 anni, a Cremia che ha restituito reperti eneolitici e tardoromani, dalla necropoli della Ca’ Morta che stupisce per la sua vastità e durata, alla città di Como con la sua articolata storia. Ci sono stati restituiti l’elegantissimo mosaico policromo di Via Diaz, i frammenti da Via Perti e i reperti dalla villa di Via Zezio, che si rivela come un complesso di elevatissimo livello e di lunga durata. Ma naturalmente la storia cittadina non si esaurisce con la tarda antichità, e una vetrina è dedicata a una selezione di vasellame e di vetri medievali. La mostra è il frutto dell’attività della Soprintendenza e del contributo di varie Università ed esperti, e celebra due anniversari importanti per la comunità: i 150 anni dell’istituzione della Rivista Archeologica Comense, che costantemente pubblica i rinvenimenti e le ricerche del nostro territorio e i 120 anni della Società Archeologica Comense, nata per finanziarla. Un fil rouge collega i pionieri della ricerca archeologica ottocentesca agli studiosi di oggi che possono contare su approcci metodologici multidisciplinari e innovativi.
La mostra è organizzata da:
Comune di Como
Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
Società Archeologica Comense
Con il Patrocinio ed il contributo di:
Comune di San Fermo della Battaglia
Parco Spina Verde
Camera di Commercio Como-Lecco
Fondazione CARIPLO
Con il contributo di:
Lechler S.p.A. e IBK Insurance Broker
Progettazione, realizzazione e coordinamento Barbara Grassi, Stefania Jorio, Fulvia Butti
Allestimento Alessandra Bonfanti e Enrico Colombo
Restauri Annalisa Gasparetto e Alessia Marcheschi (SABAP)
Grafica Mauro Fuggiaschi
Fotografie Luciano Caldera, Luigi Monopoli (SABAP) e Alberto Pozzi (SAC)
Filmato 4Bit Animation
Comune di Como
Sindaco Alessandro Rapinese
Assessore alla Cultura Enrico Colombo
Settore Cultura, Musei, Biblioteca Rossana Tosetti, Licia Viganò, Veronica Vittani, Gianmarco Cossandi
Settore Opere Pubbliche Piera Pappalardo
Si ringraziano:
Grazia Maria Facchinetti e Eliana Sedini (SABAP) per l’accesso ai materiali
Elena Monti per il contributo informatico
Giacomo Locatelli (SAC) per il contributo grafico
Costantino Zen (SAC) per il contributo informatico
Mariadele Manca (SAC) e Elisabetta Canobbio per il supporto redazionale
Fondazione Ratti per il contributo all’allestimento
Claudia Cantaluppi e Irene Cinti (SAC) per la traduzione dei pannelli
E’ disponibile presso la sede della mostra in San Pietro in Atrio il catalogo della mostra, ricco di studi e di immagini, che tracciano le vicende del territorio comense dal periodo Neolitico al Medioevo.
Il volume può essere acquistato presso la sede espositiva al prezzo ridotto di € 10,00.
Se desideri acquistare il catalogo online clicca qui >
Indice Catalogo
PREISTORIA
NUOVI DATI SUL PIÙ ANTICO POPOLAMENTO NEOLITICO DELL’AREA LARIANA
Gabriele Martino, Stefania Jorio, Chiara Panelli, Stefano Rossi
SAN VITO DI CREMIA: UN SITO CULTUALE DELL’ETÀ DEL RAME SULLE RIVE DEL LAGO
Paola A.E. Bianchi, Cristina Longhi
RITI E CORREDI TRA ETÀ DEL BRONZO ED ETÀ DEL FERRO NELLA NECROPOLI DELLA CA’ MORTA DI COMO
Barbara Grassi, Mimosa Ravaglia
COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE PER LE RICERCHE SUL CENTRO PROTOURBANO DI COMO
Alessandro Vanzetti
TECNOLOGIE DI MAPPING 3D AEREE E TERRESTRI PER LA DOCUMENTAZIONE DI SITI PROTOSTORICI NEL PARCO DELLA SPINA VERDE DI COMO
Antonia Spanò
ETÀ ROMANA
ROMANIZZAZIONE. LE TOMBE DEL NUOVO OSPEDALE S. ANNA
Stefania Jorio
L’ASSETTO URBANO
Stefania Jorio
CARTINA DI COMO ROMANA
(elaborazione grafica di Marco Tremari)
COSTRUIRE A COMO
Fulvia Butti
LA PITTURA PARIETALE DI COMO ROMANA Carla Pagani
MOSAICI E RIVESTIMENTI MARMOREI PER DECORAZIONI DI PAVIMENTI E PARETI
– RIVESTIMENTI MARMOREI PAVIMENTALI E PARIETALI Fabrizio Slavazzi
– MOSAICI
Daniela Massara
ANFORA ISCRITTA DA COMO, VIA ZEZIO
Walter Basile
LA CITTÀ – ANALISI DEI MATERIALI
Furio Sacchi
DISTRUZIONE ED AUTODISTRUZIONE DELLA CITTÀ ROMANA
Fulvia Butti
SEMPRE NUOVE, SEMPRE DIVERSE, SEMPRE DA STUDIARE. EREDITÀ IMPREVEDIBILI
Antonio Sartori
LO SCAVO DELLA “MANICA LUNGA” A COMO
Clelia Orsenigo, Cristina Monti
MEDIOEVO
IL TARDOANTICO E IL PRIMO MEDIOEVO, BREVE INTRODUZIONE
Marco Biraghi
CREMIA. EVIDENZE ARCHEOLOGICHE DALLA TARDA ANTICHITÀ AI GIORNI NOSTRI NEI PRESSI DELLA CHIESA DEI SANTI VITO E MODESTO
Elena Monti, Eliana Sedini
LA TOMBA CON CORREDO
Eliana Sedini
UN CAPITELLO MEDIEVALE AMPUTATO E SCARTATO
Marco Biraghi
IL BASSO MEDIOEVO IN AREA LOMBARDA
Donatella Di Ciaccio
CERAMICA IN USO A COMO TRA TARDO MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA
Donatella Di Ciaccio
TRASPARENZE SULLE TAVOLE DEI COMASCHI
Marina Uboldi